PNRR e appalti pubblici: il ruolo del digitale nella riforma Recovery Procurement Platform

Ottobre 20, 2021

Rilanciare il Paese dopo la pandemia di virus Covid-19, mettendo al centro il ruolo della Pubblica Amministrazione e puntando in modo sempre più convinto alla digitalizzazione. Questo è l’obiettivo del Recovery Procurement Platform, un piano di riforme incluso nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) destinato a cambiare radicalmente le modalità di approvvigionamento di beni e servizi da parte della Pubblica Amministrazione. 

Nuovi strumenti digitali, investimenti nella formazione del personale e utilizzo di piattaforme che velocizzano e semplificano l’attività degli operatori diventano il punto di partenza per avviare un processo di innovazione che coinvolgerà l’intero Paese.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: nuove sfide per la Pubblica Amministrazione

Le Pubbliche Amministrazioni italiane sono chiamate a svolgere un ruolo essenziale e insostituibile nella gestione dei fondi che l’Italia riceverà, nell’arco dei prossimi 5 anni, nell’ambito del piano europeo Next Generation EU, e si trovano quindi di fronte a una vera e propria rivoluzione della loro organizzazione interna e delle loro modalità operative.

I 230 miliardi del piano, sulla base di quanto stabilito dal PNRR, vengono infatti erogati secondo precise modalità, che prevedono particolari procedure per la pianificazione e la rendicontazione degli investimenti. I fondi europei devono essere destinati alla realizzazione di opere specifiche, da completare obbligatoriamente entro i cinque anni di durata del Piano, e non vengono versati in un’unica soluzione, bensì a cadenza semestrale e a seguito del raggiungimento di specifici traguardi e obiettivi intermedi, che devono essere precisati al momento della presentazione della domanda di finanziamento. È compito dell’Amministrazione richiedente dimostrare, alla scadenza dei sei mesi, di aver conseguito gli obiettivi previsti; in caso contrario, il pagamento viene sospeso e potrà riprendere solo sei mesi dopo, a fronte dell’attuazione di tutte le misure necessarie per risolvere le criticità e ritornare in linea con la tabella di marcia. Se ciò non avviene, il rischio di perdere definitivamente i fondi europei è reale: se per 18 mesi non si verificano progressi documentati, il finanziamento viene sospeso e gli eventuali prefinanziamenti ricevuti devono essere restituiti.

In questo scenario, le Pubbliche Amministrazioni giocano un ruolo decisivo nell’ottenimento e nella gestione dei fondi: per questa ragione, all’interno del PNRR è stato previsto uno specifico piano di riforme, il Recovery Procurement Platform, che mira alla formazione del personale pubblico e alla digitalizzazione delle procedure di acquisto, per agevolare l’attività degli Enti e rendere più semplice l’acquisizione e la gestione dei fondi europei.

Il Recovery Procurement Platform e la digitalizzazione degli acquisti delle Pubbliche Amministrazioni

Data la particolarità della situazione che stiamo vivendo e l’importanza di una corretta gestione dei fondi provenienti dall’Europa, il governo italiano ha promosso una serie di attività finalizzate a digitalizzare le attività della Pubblica Amministrazione. In questo contesto, spiccano gli interventi rivolti alla digitalizzazione dei processi di acquisto, passo fondamentale per poter agire in un’ottica di sempre maggiore efficienza, velocità e trasparenza.

L’eProcurement svolgerà un ruolo fondamentale nella transizione delle Pubbliche Amministrazioni verso il digitale: approvvigionarsi di beni e servizi tramite piattaforme, infatti, garantirà loro innumerevoli vantaggi:

  • Risparmio di tempo e aumento dell’efficienza, dal momento che la piattaforma semplifica e ottimizza le attività connesse con la creazione e la gestione delle gare d’appalto
  • Mantenimento di ampia libertà d’azione, grazie alla possibilità di gestire le proprie gare d’appalto in autonomia, senza ricorrere a stazioni appaltanti esterne
  • Maggiore trasparenza e migliore gestione dei propri processi, con conseguente migliore adesione alle indicazioni provenienti dall’UE
  • Crescita delle competenze del personale, che utilizzando concretamente la piattaforma diventa nel tempo sempre più autonomo nella gestione dei processi digitali e quindi sempre più efficiente
  • Possibilità di ricevere assistenza e supporto anche nell’interpretazione di normative complesse e in costante evoluzione
  • Minor rischio di ricorsi e contenziosi che, in questo contesto, potrebbero avere conseguenze particolarmente gravi, dal momento che un blocco delle procedure di acquisto dovuto al ricorso di un potenziale fornitore potrebbe provocare ritardi nel conseguimento degli obiettivi previsti e quindi mettere a rischio l’erogazione dei finanziamenti.

Piattaforme di eProcurement per semplificare l’attività delle stazioni appaltanti: i vantaggi di PRO-Q

Utilizzare la piattaforma di eProcurement PRO-Q di Venicecom permette alle Pubbliche Amministrazioni di affrontare nel modo migliore i cambiamenti a cui sta andando incontro il settore pubblico.

PRO-Q, infatti, è uno strumento pensato per facilitare l’attività delle stazioni appaltanti, è altamente personalizzabile e permette di gestire un workflow che è, allo stesso tempo, estremamente flessibile in fase di progettazione ma rigoroso in fase di esecuzione. In questo modo la stazione appaltante viene guidata e accompagnata lungo tutti i passaggi della gara di appalto, e ha la certezza di operare sempre in maniera trasparente, efficiente e rispettosa della normativa.

PRO-Q, inoltre, permette di gestire l’intero processo di acquisto rimanendo all’interno della piattaforma, utilizzando anche strumenti esterni (mail, messaggi pec, file Excel e così via): questo semplifica l’attività dell’operatore, accorcia i tempi e agevola i processi di rendicontazione, fondamentali in un contesto in cui è richiesta sempre maggiore trasparenza e capacità di condivisione dei processi.

Il servizio di PRO-Q, infine, è pensato per adattarsi alle differenti necessità degli Enti clienti: le Amministrazioni che scelgono di dotarsi della piattaforma, infatti, non ricevono un semplice software, ma possono approfittare di un servizio di consulenza a tutto tondo e, in caso di necessità, possono richiedere l’intervento dei professionisti PRO-Q che affiancheranno il personale interno, fornendo agli operatori tutta l’assistenza necessaria per renderli autonomi nell’utilizzo dei nuovi strumenti digitali. Nel caso in cui l’Ente abbia la necessità di gestire un numero molto limitato di gare d’appalto e non sia interessato ad acquistare la piattaforma, invece, PRO-Q offre la possibilità di approfittare del servizio “SOS gara singola”. In questo modo l’Amministrazione potrà approfittare delle potenzialità di PRO-Q senza bisogno di dotarsi di una piattaforma proprietaria, e potrà conseguire nel modo più semplice gli obiettivi di efficienza, rapidità e trasparenza richiesti.


PRO-Q è la soluzione giusta per rispondere alle necessità delle Amministrazioni che sono alla ricerca di una piattaforma di eProcurement capace di favorire la trasformazione digitale: contattaci per sapere di più sui nostri strumenti e sui vantaggi che garantisce alle Pubbliche Amministrazioni.

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